Passato e presente
CATASTO NAPOLEONICO, 1811 dettaglio della mappa ed estratto sommarione proprietari, particella n. 1089: «casa dʼaffitto ad uso dʼosteria».
Catasto austriaco (1845) e austro italiano (1852), dettaglio mappe.
Lo storico bar si affaccia sul Piovego, di fronte alla cinquecentesca porta Portello, in posizione invidiabile, tra i moderni complessi universitari e la più sontuosa tra le porte padovane, eretta dove un tempo sorgeva il porticciolo che metteva in comunicazione via acqua Padova con Venezia.
L’antico ponte in pietra, ai piedi dei “tre scalini” che danno nome all’esercizio commerciale, metteva in comunicazione questa zona della città con lo storico borgo Portello, e anche oggi miriadi di studenti ma anche abitanti del quartiere lo attraversano per lavoro o per recarsi nelle aule didattiche.
Sull’origine del bar Tre Scalini non si hanno notizie certe, ma è probabile che fosse attivo già a inizio Novecento (la foto qui riportata è del 1935). Di certo prosegue un’attività che doveva esistere anche secoli fa, quando viaggiatori da o per Venezia, marinai, scaricatori del porticciolo di cui sono visibili i gradoni ai piedi del ponte, riportati alla luce solo negli ultimi decenni del Novecento – si rifocillavano a qualche vecchia osteria.
Nel secondo dopoguerra il bar si distingueva come uno dei primi a possedere un apparecchio televisivo e gli abitanti del Portello vi si riunivano per assistere ai primi programmi Rai.
Negli anni Settanta lo sviluppo della vicina Fiera e della zona industriale adiacente, in particolare del mercato ortofrutticolo che allora sorgeva in via Tommaseo, contribuì al successo del locale rinverdendo la tradizione di luogo di ristoro di operai, viandanti e visitatori. In quegli anni si ricorda come abituale frequentatore l’indimenticabile Memo Geremia, importante figura di spicco dello sport padovano e in particolare del rugby. Nel locale, tra i primi dove si poteva giocare al Totocalcio, aveva sede il Club Tre Scalini.
Oggi il bar si è adeguato alle mutate caratteristiche del quartiere, cresciuto come zona universitaria e studentesca, fedele alla funzione di punto di riferimento per chi frequenta la zona del Portello. Dal 1990 la gestione è condotta da Alessandro Chiarotto e Moreno Fiorin, che hanno provenuto al rinnovo anche estetico e funzionale degli ambienti, arrivando anche a offrire un servizio di rinfreschi e catering.